Differenza tra DEM e newsletter: cosa stai scrivendo davvero?

5 Marzo 2024 | DIGITAL MARKETING

Nonostante il successo di altri canali, l’email marketing rimane uno dei mezzi più efficaci per raggiungere il pubblico target. Secondo un’analisi McKinsey, l’email marketing è circa 40 volte più efficace dei social network per ottenere nuovi clienti e offre un tasso di conversione più alto del 17%.

Acquisizione dei clienti per canale -  McKinsey

Ma, per ottenere buoni risultati, è importante capire che tipo di comunicazioni è possibile inviare alle persone iscritte. In questo articolo esploreremo le somiglianze e le differenze tra newsletter e DEM, due tipi di email diverse, e vedremo come utilizzarle al meglio.

Cosa sono le newsletter

La newsletter è una comunicazione periodica che viene inviata via email ad una lista di contatti che hanno deciso di fornire, al professionista o all’azienda che scrive, il proprio indirizzo di posta elettronica. La condizione necessaria per inviare la newsletter ad una lista di persone è che ciascuna persona abbia acconsentito alla ricezione secondo quanto riportato dalla normativa sulla privacy – GDPR.

Le newsletter hanno un ROI (Return on investments = Ritorno sull’investimento) elevatissimo: per ogni dollaro speso offrono un ritorno di 39 euro (fonte (fonte https://www.litmus.com/resources/email-marketing-roi)

Il guadagno sta nella lista, quindi. E per mia esperienza con aziende di settori diversi è proprio così.

Cosa non deve mancare in una newsletter

La newsletter offre un’opportunità unica per mantenere un contatto regolare con il proprio pubblico, fornendo aggiornamenti su prodotti, servizi o contenuti. Per avere senso di esistere, deve avere alcune caratteristiche essenziali, all’apparenza scontate ma non sempre rispettate:

  • essere utile e interessante, rilevante per il pubblico che la legge
  • essere inviata con periodicità e costanza: questi due fattori sono quelli che contano di più
  • consentire la disiscrizione in un click: deve essere facile, per un lettore, cancellarsi
  • essere responsive, cioè ben leggibile da qualsiasi dispositivo. (Secondo dati Substack, il 60% dei lettori legge da dispositivo mobile. Per mia esperienza ho incontrato settori dove la % di lettori da mobile saliva sino al 80%, come nel settore estetico).

Come dicevamo prima, nel caso delle newsletter, a differenza delle DEM, la mailing list è composta da contatti che hanno deciso di iscriversi per rimanere aggiornati e per ricevere notizie e contenuti interessanti.
Almeno all’inizio i destinatari si sentono legati al brand: magari sono innamorati dei suoi prodotti, magari ne condividono semplicemente i valori.

È quindi evidente come la newsletter sia lo strumento dell’email marketing più improntato al nurturing, al branding e alla generazione di traffico di qualità.

Purtroppo in tante aziende (ma anche tra tanti freelance) vedo newsletter senza un filo conduttore, senza utilità, molto egoriferite, scritte solo perché “si deve” fare. Questo è il modo migliore per finire nel “dimenticatoio”.

Ricorda sempre che la strategia viene prima di qualsiasi azione e di qualsiasi strumento.
Senza una strategia di email marketing non ha senso buttarsi a capofitto nella scrittura della newsletter.

DEM cosa significa?

Le DEM, Direct Email Marketing, sono messaggi promozionali inviati ad una lista di destinatari selezionati per promuovere prodotti o servizi. Comunicano offerte speciali, promozioni.
Sono comunicazioni volte a far compiere un’azione al pubblico direttamente legata alle vendite.

Se ti è difficile capire cosa intendo, puoi pensare ad un DEM come ad un volantino pubblicitario, fatto meglio, che raggiunge le persone giuste e che costa poco.

Somiglianza e differenza DEM e newsletter

Sebbene DEM e newsletter siano parte integrante di una strategia di email marketing, questi due strumenti presentano alcune differenze significative nella struttura, nei contenuti, nell’uso e nella frequenza di invio.

  • Struttura e contenuti: le newsletter sono progettate per fornire contenuti informativi e di valore al pubblico, mentre le DEM sono incentrate sulla promozione diretta di prodotti o servizi.
  • Personalizzazione e targeting: se le newsletter possono essere inviate a tutti gli iscritti o quasi, le DEM dovrebbero essere inviate solo alle persone che hanno o potrebbero avere interesse per quel prodotto o servizio (perchè hanno acquistato qualcosa di simile in precedenza, perchè hanno espresso le loro preferenze o interessi, ecc.
  • Frequenza di invio: le newsletter vengono inviate a intervalli regolari (settimanali, mensili), mentre l’invio di DEM può avvenire senza una cadenza regolare, in caso di occasioni specifiche (es. saldi, blackfriday, lanci, ecc), in risposta a eventi specifici (hai acquistato un pc ti faccio l’offerta su un’altra cosa che potrebbe interessarti, es. lo schermo esterno o la tastiera). Non a caso si parla di campagna DEM.
  • Obiettivi di marketing: le newsletter mirano a stabilire e mantenere un rapporto a lungo termine con il pubblico, mentre le DEM sono progettate per generare conversioni immediate e vendite. Nell’impostare come fare una DEM è quindi molto importante avere ben chiaro che obiettivo s’intende raggiungere.

DEM e newsletter, cosa scegliere?

Newsletter e DEM sono strumenti tra loro complementari. In una strategia di email marketing questi due strumenti si supportano l’un l’altro e dialogano tra loro per raggiungere gli obiettivi e massimizzare i risultati aziendali.

Perché siano entrambi efficaci è, però, importante pianificare le campagne, monitorare i risultati e apportare eventuali ottimizzazioni per massimizzare il risultato e il tempo e le risorse spese a creare newsletter e DEM.

Se desideri saperne di più su come implementare una strategia di email marketing efficace per la tua azienda, scrivimi e raccontami il tuo progetto. Ti risponderò per fissare una call conoscitiva.

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Ambra

Ambra

Sono Ambra, mi occupo di marketing, operativo e strategico. In pratica ti aiuto a costruire il tuo marketing e la tua comunicazione e a metterli in pratica. Mi piace “mettere le mani in pasta”, e stare al fianco di imprese e professioniste per sistemare, facendo, ciò che non sembra funzionare; trovare nuove strade per far conoscere progetti, prodotti e servizi, migliorare le interazioni con i clienti e le vendite. Conosciamoci meglio...