Perché un professionista della salute dovrebbe avere una newsletter?

5 Maggio 2021 | DIGITAL MARKETING

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Avere una newsletter è indispensabile non solo per chi lavora online ma anche per chi ha un luogo, uno studio, in cui riceve le persone dal vivo ed è quindi indispensabile per i professionisti della salute e del benessere.

I lati positivi di avere una newsletter

La prima cosa da considerare è che chi si iscrive alla newsletter è interessato a quello che fai e a come lo fai tu. Così interessato da averti lasciato il suo indirizzo email e averti autorizzato a raggiungere la sua casella di posta. Quindi, possiamo dire che, in linea generale chi si iscrive alla newsletter è più interessato di chi ti segue sui social, su Facebook o Instagram.

A questo, aggiungi il fatto che, con la newsletter, puoi rimanere in contatto anche con i pazienti e i clienti che hanno già lavorato con te e magari ora hanno finito il loro percorso ma potrebbero avere bisogno di te ancora, in futuro. Rimanendo in contatto rimani nei loro pensieri e sarai la prima persona a cui penseranno se avranno un problema inerente la tua area di competenza. (Nel marketing si dice che diventi “Top of mind” ).

Inoltre, la newsletter ti da la possibilità di dare contenuti aggiuntivi e di approfondimento: a chi segue i tuoi corsi, ai tuoi clienti, al tuo pubblico. Informazioni che non sempre hai tempo di erogare durante una lezione o una consulenza. Questo ti permette di diventare il punto di riferimento per le persone rispetto a quell’argomento.

Puoi capire che mantenere attiva la newsletter è uno dei pochi impegni che professionisti della salute e del benessere come te dovrebbero assolutamente prendersi per migliorare il proprio lavoro.

Ci sono poi altre considerazioni importanti da fare.

Non basta essere sui social

Affidarsi solo ai social è pericoloso.
Se cambia l’algoritmo, ovvero cambia il modo in cui FB – Instagram – Twitter – Tik Tok – pincopallino social (bel nome eh?) decidono di far vedere i tuoi post agli altri, potresti raggiungere solo una piccolissima parte dei tuoi follower e fan.

Se poi FB decidesse (ops lo ha già fatto, per la verità) di dare visibilità solo ai contenuti a pagamento, i tuoi post sui social si perderebbero nel vuoto. Tanto sforzo per scrivere, fare le foto, pubblicare i contenuti, per nulla.

E se poi tutta l’attenzione si spostasse sul social Pincopallino? Un po’ come quando molti sono passati da FB a IG? Dovresti ricominciare da capo.
E se IG ti chiudesse il profilo, senza preavviso e senza ragione (succede più spesso di quanto tu possa immaginare.)?

Beh insomma sui social sei in affitto, lo spazio non è tuo e non decidi tu le regole.

La newsletter, a differenza dei social dipende da te: scegli tuo il ritmo, chi la riceve può decidere di leggerla subito, guardarla in un secondo momento, scriverti il suo parere, confrontarsi con te.

Ma io non ho un sito, devo avere comunque una newsletter?

La risposta è sì, assolutamente.
Io ho messo online questo blog molte settimane dopo la partenza della newsletter che, ad oggi, ha un tasso di lettura superiore al 60%.

Ora ti dico una cosa che amo io della newsletter; in newsletter la conversazione è meno urlata e più intima, legge solo chi è interessato, non chiunque passi di lì. Ti risponde privatamente – senza che altri leggano, cosa che accade invece sui social dove il commento è pubblico -e tu, sempre privatamente puoi rispondere in modo personalizzato. Per me è uno degli strumenti di eccellenza del Marketing Gentile.

Ecco ora sai perché la newsletter è uno strumento imprescindibile per chi, come te, lavora in professione e vuole costruire relazioni sane con i propri clienti/pazienti o potenziali tali.

Prendi confidenza con questo strumento, iscriviti a shala – la mia newsletter – e ricevi i tante indicazioni utili per fare della newsletter uno dei tuoi punti di forza

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Ambra

Ambra

Sono Ambra, mi occupo di marketing, operativo e strategico. In pratica ti aiuto a costruire il tuo marketing e la tua comunicazione e a metterli in pratica. Mi piace “mettere le mani in pasta”, e stare al fianco di imprese e professioniste per sistemare, facendo, ciò che non sembra funzionare; trovare nuove strade per far conoscere progetti, prodotti e servizi, migliorare le interazioni con i clienti e le vendite. Conosciamoci meglio...