L’altro giorno, in TV, sono incappata su una replica di una vecchissima Sit-Com, I Jeffersons.
Se sei della generazione X come me forse te li ricordi – più o meno – mentre se sei un Millennials non sai neanche di cosa io stia parlando ma questo poco conta per la storia che ti voglio raccontare.
(ah, e non chiedermi come o perché io sia arrivata su una replica di questo telefilm perché questa è tutta un’altra storia).
Ma iniziamo.
La storia
Anno 1968, i Jefferson, coppia afroamericana sta inaugurando la loro attività. È il primo giorno di apertura della loro lavanderia.
Il Sig. Jefferson dice alla moglie che, dopo anni di lavoro alle dipendenze di altri, è contento di aver acceso un mutuo e di avere un lavoro tutto suo con il quale “diventare ricco” per offrire un futuro migliore a suo figlio e a sua moglie.
Fin qui, tutto bene.
Se anche tu hai un’impresa o lavori in libera professione magari ti sei trovata a fare pensieri simili sulla libertà del lavoro autonomi, sulla soddisfazione di un lavoro creato da te ecc.
Ma continuiamo.
La Sig.ra Jefferson allestisce il tavolo per il rinfresco. Si attende l’orario giusto per l’inaugurazione. Allo scoccare dell’ora il Sig. Jefferson gira il cartello: “We are open! “
Apre la porta della lavanderia esclamando: “sono pronto per accogliere tutti i clienti, vedrai tesoro, che fila!”
Ma dietro la porta non c’è anima viva, zero, nessuno.
Avrebbe potuto essere diverso da così?
No, perché del resto i Sigg.ri Jefferson si erano limitati a preparare il locale (benissimo si intende) e ad aprire la porta.
Mentre guardavo questa scena mi è venuto subito in mente quando lavoro nelle consulenze con clienti che hanno costruito il loro sito, magari anche l’e-commerce e si lamentano perché sebbene online da qualche giorno, non hanno vendite. Si lamentano perché non hanno vendite il giorno 1.
(E magari in studio o nel negozio fisico di clienti ne hanno e parecchi).
I Jefferson ci insegnano che non basta creare il luogo, creare un sito, un negozio, un e-commerce per avere clienti. Non bastava allora nel 1968 con il negozio e non basta neanche adesso, ovviamente, nel 2021 con un sito internet.
Cosa fare allora?
La storia continua.
Il Sig. Jefferson, dopo un attimo di scoraggiamento, in cui vuole chiudere il negozio dopo neanche 5 minuti dalla sua apertura prende in mano due pacchi di volantini e inizia a distribuirli ai passanti, appena fuori dal negozio.
I passanti – allora come oggi – prendono il volantino e lo gettano nel cestino pochi metri più avanti.
Sono stati bravi i Sig.ri Jefferson a non farsi prendere dalla disperazione e a provare a fare qualcosa ma cosa ha fatto il Sig. Jefferson, davvero?
Ha fatto un’azione di marketing sbagliata. Ha dato i volantini alle prime persone che passavano, senza un attuale interesse.
È capitato anche a te?
Magari non hai usato i volantini ma dopo aver preparato il sito pronto, hai fatto dei post su FB e IG e niente.
Nessun contatto, nessuna interazione se non quella di un caro amico o di tua sorella.
Quello che ha fatto il Sig. Jefferson è pensare: “per avere un’attività basta aprire, basta esserci e basta dirlo a qualcuno, a caso.”
Non è stato un gran pensiero, vero?
Che questa cosa sia fatta offline con negozio fisico e volantini, oppure online con sito, post e sponsorizzazioni, che sia fatta nel 1968 o nel 2021, non cambia.
Il risultato è solitamente pressoché pari a 0.
Come si fa allora a far funzionare le cose?
Per far sì che le cose funzionino non basta un’azione di marketing ma ci vuole un piano, un programma, una strada e, prima ancora, bisogna sapere dove vogliamo arrivare.
Ok, tutti noi vogliamo lavorare ma dobbiamo chiederci:
- Con chi?
- Con che genere di progetti?
- A chi sono adatti i nostri servizi e i nostri prodotti?
- Perché le persone dovrebbero scegliere proprio noi e i nostri prodotti?
- Qual è il prezzo adatto al nostro prodotto?
- Quali elementi differenzianti e distintivi ci caratterizzano?
- Qual è il nostro obiettivo per questo anno?
- Quanto vogliamo vendere?
Le risposte a tutte queste domande fanno parte del branding e del marketing e sono indispensabili per trovare gli strumenti giusti per farsi conoscere e farsi apprezzare dai potenziali clienti.
Quindi no: avere il sito, la pagina FB, un canale IG o Youtube non basta. Devi iniziare a farti le domande giuste e trovare le risposte a queste domande.
Come è finita la storia dei Jefferson?
Sappiamo che con impegno e le giuste azioni, 10 anni dopo la loro attività è avviatissima.
I punti di forza sono il servizio rapido e curato in ogni dettaglio grazie alle attività che sono fatte proprio sul posto.
Hanno chiarito la loro proposta di valore e i loro elementi differenzianti.
E tu? Se vuoi una mano a porti le giuste domande allora puoi prenotare una discovery call gratuita con me.
