Come aumentare l’open rate delle newsletter? Parti dall’oggetto

9 Aprile 2024 | STRATEGIA DI MARKETING

Che io abbia una passione per le newsletter è piuttosto evidente, ma la mia predilezione è giustificata anche da un motivo concreto: l’email marketing è il canale con il ROI (return on investment) più alto (pari a 38 dollari per 1 dollaro investito secondo dati Barilliance).
Affinchè le newsletter possano essere efficaci è necessario, però, che siano aperte e lette.
In questo articolo ti spiegherò come aumentare l’open rate delle newsletter (ossia il tasso di apertura) partendo da un elemento spesso trascurato ma, in realtà, fondamentale: il testo dell’oggetto.

H2: Cos’è il tasso di apertura di una newsletter?

Ma cos’è l’open rate di una newsletter? E, soprattutto, è davvero così importante?
Il tasso di apertura medio di una newsletter, o open rate, è una percentuale che indica quante persone, tra quelle che l’hanno ricevuta, l’hanno aperta.

Il successo di una campagna email dovrebbe essere valutato considerando non solo l’open rate ma diversi altri dati: il tasso di click, quello di disiscrizione per ogni newsletter inviata, le risposte ottenute alla newsletter… Tuttavia la percentuale di apertura newsletter, e soprattutto l’andamento di questo valore nel tempo, resta un indice di riferimento utile per comprendere se la vostra comunicazione sta funzionando o no. Se una persona apre la newsletter, infatti, è più probabile che la legga.

Ma c’è un ma, legato alla privacy policy e ad Apple.

H3: Open rate e modifiche alla privacy da parte di Apple

A giugno 2021 Apple ha annunciato la release di una nuova funzione di protezione della privacy, la Mail Privacy Protection che ha avuto un impatto sulle attività di email marketing e sul tasso di apertura.

Tra le altre cose, infatti, questa funzione impedisce ai mittenti di rilevare se l’utente ha aperto l’email che gli è stata inviata. In pratica, i sistemi Apple generano una serie di aperture fittizie che fanno aumentare di conseguenza il tasso di apertura. Si tratta, però, di un open rate “gonfiato” che non è puntuale e non corrisponde al vero.

Nel frattempo, comunque, alcune piattaforme (tecnicamente chiamate ESP, email service provider) hanno adottato delle misure per cercare di fornire un quadro più chiaro delle aperture. MailUp, ad esempio, ha reso disponibile uno strumento di calcolo della percentuale di aperture sotto privacy, che indica chi ha ricevuto il messaggio su Apple Mail.

Anche se il tasso di apertura delle newsletter non è quindi più così preciso, il suo andamento nel tempo è un dato che, invece, rimane interessante e che va fatto crescere.
Partendo, proprio, dall’oggetto delle email.

Apertura newsletter: l’importanza di un buon oggetto

In caselle di posta sempre più piene di email, un oggetto che si distingue è importante per aumentare la probabilità che le persone aprano il messaggio e – si spera – lo leggano.

Secondo Invesp il 47% degli utenti apre un’email solo in base all’oggetto.
Un testo efficace in quel campo spesso così trascurato e ritenuto poco rilevante fa, quindi, la differenza tra una newsletter aperta e una newsletter che finisce nel cestino.
Vediamo, insieme, cosa scrivere nell’oggetto delle email e come farlo.

9+1 consigli per un oggetto email efficace

Ecco alcuni consigli per scrivere un oggetto per la tua newsletter che puoi mettere subito in pratica:

  1. Sii breve. Rimani entro i 60 caratteri circa;
  2. Sfrutta la curiosità: è una caratteristica che abbiamo tutti;
  3. Personalizza: includere il nome del destinatario o riferimenti ai suoi acquisti o comportamenti passati può far sembrare l’e-mail più rilevante e personale, aumentando così la probabilità che venga aperta;
  4. Urgenza/scarsità: con parsimonia, quando pensi che serva davvero, puoi far leva sul senso dell’urgenza e della scarsità creando in chi legge la sensazione di avere poco tempo per poter usufruire di ciò che proponi;
  5. Prediligi la chiarezza alla creatività: è meglio essere chiari e diretti. Cercare oggetti che stupiscono ma non si capiscono spesso è controproducente. Invece, un oggetto chiaro permette al lettore di capire subito cosa andrà a leggere ed è più efficace di un testo creativo ma poco comprensibile;
  6. I numeri e gli elenchi suscitano interesse. Ad esempio: “5 modi di…” oppure “3 consigli per…”;
  7. Evita le parole che potrebbero attivare i filtri spam o mettere in allerta il lettore come ad esempio “gratis”, “senza rischi”;
  8. Evita i titoli scritti tutti in maiuscolo e l’uso eccessivo di punti esclamativi;
  9. Utilizza le emoji. Le emoji possono aiutare a far notare la tua email quando arriva nella casella di posta del lettore. Usale però con parsimonia e solo se si addicono al tuo tono di voce;
  10. PRO TIP: Inserisci l’anteprima e fai in modo che Oggetto e Anteprima dialoghino tra loro. Questi due elementi devono, infatti, completarsi a vicenda.

A/B test per aumentare l’open date

Tutti gli ESP (ad eccezione di Substack) consentono di fare dei test A/B per capire tra due alternative quale oggetto delle mail può funzionare meglio.

Cosa vuol dire fare un A/B test? Vuol dire creare due versioni della stessa newsletter identiche per testo, grafica e tutti gli altri elementi e differenti solo nell’oggetto.
Per farlo, quando si invia una campagna basta scegliere l’opzione A/B test. In questo modo, l’ESP invierà ad alcuni destinatari la campagna con l’oggetto A e ad altri con l’oggetto B e dopo si potrà verificare quale oggetto ha funzionato meglio.

Gli A/B test si usano di solito non per le newsletter periodiche/editoriali ma soprattutto per DEM o email transazionali o che si ripetono nel tempo.
In questi casi, se sei in preda all’indecisione, testare è sempre la soluzione migliore.

Quando scrivere l’oggetto

Ti lascio con il mio ultimo consiglio: scrivi sempre prima il testo della newsletter e, solo alla fine, pensa all’oggetto e alla sua preview. Prenditi un po’ di tempo per trovare diverse alternative.

I suggerimenti che ti ho fornito in questo articolo sono un ottimo punto di partenza ed è necessario verificare cosa funziona meglio per il tuo pubblico.
Se vuoi un aiuto per lavorare al tuo progetto di email marketing, scrivimi.

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Ambra

Ambra

Sono Ambra, mi occupo di marketing, operativo e strategico. In pratica ti aiuto a costruire il tuo marketing e la tua comunicazione e a metterli in pratica. Mi piace “mettere le mani in pasta”, e stare al fianco di imprese e professioniste per sistemare, facendo, ciò che non sembra funzionare; trovare nuove strade per far conoscere progetti, prodotti e servizi, migliorare le interazioni con i clienti e le vendite. Conosciamoci meglio...